de Il Vostro
§3.1
E l'invidia rode i più teneri organi interni già alle sette di mattina, quando sulle banchine delle stazioni de' treni o d'autobus vedi le persone che al telefonino parlano coi partner e dicono con voci attutite di sonno e privacy e affetto e premura e ammiccare cose tipo Sì sarà una giornata infernale ma poi stasera ah sìssì ci facciamo una cenetta e poi guardiamo qualcosa abbracciati sul divano e poi te lo metto-nel-culo eccetera. Qua invece - nella sfera di un ingrato malpagato lavoro d'assistenza archeologica - qua invece alle sette di mattina - od anche un po' prima, se possibile - le telefonate di un ingombrante [fisico, intellettuale, comportamentale] datore di lavoro hanno il tono di Ma non piove: NON-PIO-VE, sono solo due gocce, dai cazzo, certo che andiamo a lavorare; e sai che la giornata sarà una palta appiccicosa d'argille plastiche - in grado di mantenere vitali però grosse, profonde pozze; e ci saranno stivali di gomma che nessuno piede umano è in grado, accidenti, di riscaldare-
§3.2
E pioverà, sì.
§4
P.: “[…] andato a dare una mano a Casalserugo, domenica scorsa. Abbiamo visto subito che c’era l’Eroe; che era uno normale, eh: registrato alla protezione civile, come me – e basta. Però parlava a voce fortissima sempre, e dava ordini anche se non era un cazzo, e sapeva lui tutto cosa fare. […] sì - che adesso nuotano nell’acqua, per carità – però proprio vedi che di solito nuotano nei soldi… ma tanti; cioè, tiri fuori uno scaffale che costerà mille euro, ma poi pensi Questo qui ne prende ventimila al mese, di euro, e ti dici: vabbé… […] dove di solito mettevano dei bancali incastrati precisi in una rientranza del muro – quando siamo arrivati non riuscivano a toglierli, da quanto stretti erano, ché si erano gonfiati per l’acqua […] E a ogni incrocio di strada fuori dalle case, come quello [indica l’incrocio più vicino], c’erano mucchi di roba. Muc-chi. E quanti libri ho buttato via. E fuori da una casa c’era un pianoforte. E mi sa che non era l’unico. […] Ma cosa vuoi farci: il legno-
A: “pensa a quello che vent’anni fa ha comprato il mobiletto di plastégòn da cinquantamila lire, e si diceva: Con questo, sono apposto per l’eternità, e adesso se la ride…”
§5
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