martedì 24 maggio 2011

Radiazione - L'inverno nucleare

de Il Vostro

1. Tornavo a casa da un festival dell'heavymètal, qualche estate fa, tramite un passaggio in macchina scroccato; mesi dopo avrei scoperto che il guidatore - un tipo alto grosso e piuttosto buffo, ma anche minacciosissimo - appariva in un video su youtube nel quale si svuotava nella gola un boccale da un litro di birra in poco meno di dieci secondi, gli amici fuori campo a scandire il tempo.

2. Questi pseudo-vichinghi montanari alto-veneti, o basso-trentini, figli di ristoratori giocavano a frisbee fuori della loro malga, una domenica: tutto attorno sui prati i gitanti della domenica, famigliole, bambini eccetera; e il frisbee in realtà era il coperchio di alluminio di diametro amplissimo di un pentolone da cucina della madre pseudo-vichinga e cuoca: ma questo coperchio si librava lentamente, troppo lento planando in mezzo ai giocatori. Così uno di questi pseudo-vichinghi ha preso il coperchio, ha detto Adesso vediamo l'aerodinamica, e facendo forza sul ginocchio l'ha imbarcato in una specie di taco di latta; e l'ha lanciato verso lo pseudo-vichingo più lontano: il frisbee ha in effetti accelerato di una super-accelerazione inaspettata e irreale, e ha beccato di taglio il sopracciglio sinistro del destinatario, il quale non aveva fatto in tempo nemmeno ad alzare le braccia: avrebbe poi richiesto sette punti di sutura.

3. Hai risposto al mio messaggio dicendomi - eri in treno, da qualche parte tra Roma e qui - dicendomi che tornavi con valigie pesanti e pesante anche il cuore, un po'; e a quel cuore - sapendo io, innamorato ed esposto, che con quel cuore ohimè non c'entravo nulla - a quel cuore il mio, di cuore, s'è tramutato in galena, subito: in un cuore d'un peso grave e ottuso, e plumbeo, e con del-piombo il dono d'avvelenare gradatamente, con costanza nel Tempo; e avrei voluto risponderti che sì, certo, il tuo cuore era pesante e pesante lo sentivi, ma avresti dovuto sentire questo, questo: questo pugno di cubottaedri a rilasciare placidamente tòschi nel mio corpo.

4. Quando i Blind Guardian hanno annunciato Mirror mirror, tutti noi delle prime file abbiamo prefigurato il pandemonio, e teso i muscoli del pogo alla bisogna; ma terribile sorte è capitata in-sorte a un ragazzetto magro con gli occhiali da secchione davanti a me: quando un energumeno muscolare l'ha afferrato per le spalle, gli ha urlato in un orecchio VAI E CONQUISTATI UN REGNOOOOUUURGH e l'ha spinto nel pogo proprio nel momento d'innesco di questo. Il ragazzetto è apparso – in momenti non necessariamente successivi - contro le transenne del mixer, poi in fondo quasi al limite del pubblico, e in fine dinuovo contro l’energumeno muscolare: riportando nel tragitto danni articolari, la lussazione dell’ulna destra, la perdita e susseguente frantumazione degli occhiali, e dolorosissimi frammenti di bicordo confitti nei muscoli della schiena.

5. Nei cantieri urbani – poderosi et antiqui edifizii dai muri spessi, e soffitti alti, svuotati all’interno e tenuti in-piedi con dovizia per i mesi, od anni, di ristrutturazione e subappalti e partite iva e mercato del mattone – il suono da-qualche-parte lontana di fette di lamiera prese in mano dai muratori e spostate in giro diventa, ‘traversando stanze vuote e tramezzi e rampe di scale, l’urlo di scimmie incazzate che baruffano: e sembra non essere possibile una simil’somiglianza, ma davvero: è prodigiosa.

[Aftermath] Continueremo, quindi. Persevereremo: come quei pupazzetti struzziformi che oscillano infilando la testa nel bicchiere d'acqua [credo]: o come lemmings. Continueremo a praticare prove-di-forza, a tentare, a lanciare oggetti per vedere se abbiamo capito le Regole Fisiche del Mondo; continueremo a fare male e a farci male, e poi a farci rattoppare alla meno peggio; e non-ancora rinsaldata la pelle abrasa malamente già saremo lì ancora a tentare, combinare, tramestare, macchinare, prova-di-forzare, fare scivoloni; e poco vale ormai, dai!, l’immagine standard della catastrofe, dell’inverno nucleare: quando si dice che solamente gli scarafaggi eccetera.
Ma figuriamoci.

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